Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, ho visitato con Chiara questa mostra a cura di Bonami. Non ho avuto mancamenti alla Stendhal, ma ho un elenco di nomi:
Cina
- Chen Shaoxiong Ink city
- Kan Xuan is black, Video in bianco e nero, camera fissa su liquido (acqua), oggetti e vegetali che affondano, accompagnati dalla suadente voce che dichiara: Tomato is black; Toothpaste is white e via dicendo. Ipnotico ed elegante.
- Liang Juhui Protective Screen 1 e 2
- Liu Ding
Corea
- Lee Yong Beak, soffocanti muri di fiori con mimetici soldati
- Im Gook e le sue lezioni di storia dell’arte, ah ah!
- Lee Hyungkoo, Tom e Jerry come non li abbiamo mai visti (questo veramente è un altro sfortunato cattivo)
Giappone
- Ayoama Satoru che cuce dipinti a macchina
- Akiyama Sayaka My domestic walking… stampe a colori per sublimazione su poliestere, perline e passamanerie lungo le vie di Torino, questo mi piace
- Kathy trio di ballerine che ruotano e cadono, ruotano e cadono, ruotano e cadono.
Ho imparato ad abbinare nomi e nazioni -più o meno- e che la scrittura coreana ha una secchezza geometrica meravigliosamente aliena.
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