Il programma Passepartout, segnalatomi a suo tempo da Giovanna, attualmente sta andando in onda il sabato alle 23.25 (naturalmente su raitre). Ieri sera ho incrociato una puntata. Trattasi di una amichevole conversazione post pranzo, condotta da Philippe Daverio di volta in volta con diversi commensali (ieri: il fotografo Oliviero Toscani, la storica e critica d'arte responsabile di ArteFiera di Bologna Silvia Evangelisti, e il padrone di casa, il pittore Raffaele Bueno) che ruota intorno a un tema (ieri il primo dei due incontri su pittori francesi fine ottocento-primi novecento) e si intermezza con presentazioni di Daverio a mostre ed esposizioni (ieri: Matisse a Montauban e Pierre Bonnard a Paris).
Alcuni stralci: un paragone fra Matisse e Morandi, incuranti della guerra, che dipingono luxe, calme et voluptè, il primo alla francese, "al burro", il secondo "all'olio", soffermandosi sulla calma del'arte italiana non engagè di intrinseca severità (pensate ai fiorentini, dice Bueno); e il tema del confine nazionale nell'arte, contestato da Toscani e riconosciuto da Evangelisti come un limite dell'intento e dell'impegno economico di stati e relativi committenti.
27 agosto 2006
Passepartout
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