Paola Pivi. My Religion Is Kindness. Thank You, See You In The Future
"Dadaismo ciclopico”. Straniamento, silenzio e bianco. Bianco a piccoli tocchi animali in un deposito delle ferrovie (foto).
E nella seconda parte la riproposta di un intervento (Guitar guitar 2001-2006): due di tutto, dal trattore al tostapane, con esiti, per quanto mi riguarda, di rigurgito consumistico.
Qui una impegnativa (!) conversazione Cherubini- Pivi .
E la domanda che lacera le mie compagne di mostra: è la sponsorizzazione garanzia di artisticità nell'opera di P.P.?
Martin Parr
Abbiamo poi raggiunto lo spazio Forma e la mostra “Martin Parr” chiusa domenica (a seguire “Henri Cartier-Bresson”).
Esaltante. In particolare il ciclo di quattro foto con tv troneggiante e matrimonio reale. Perfetto. Forse per ribellarsi a questo suo obbiettivo infallibilmente perfetto si rivolge al colore e addirittura alle fotocopie, per comporre un “Common sense” murales di colori assurdi, carichi, artificiali (e il rigurgito consumistico continua) e allusioni sessuali ripetute fino alla nausea. Un mondo di vomito- corn (La notte del drive-in, Joe Lansdale).
Qui una galleria di foto.
Qui un post sulla mostra di Martin Parr dal blog "to drown a rose".
Visitate mercoledì 14 novembre con Chiara e Silvia.
20 novembre 2006
Parr-Pivi
Etichette: mostre
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