Perché il finto testo? Perché non una riga alla Isgrò (comporterebbe un notevole risparmio di tempo)?
Perché noi bambini lo percepivamo come testo, anche se ci era assolutamente indecifrabile. Ho mantenuto perciò il finto testo, che rispetta la struttura del giornale e affonda l’osservatore in una visione ansiogena.
L’occhio dell’osservatore, come il mio bambino, deve volare in cerca delle vignette, ma trovarsi deluso. Concentrato e frustrato.
Le reazioni registrate al momento sono ansia e fastidio (una delle volontarie insinua l’ipotesi dell’insanità mentale, ma guardo alla Treccani cancellata da Isgrò e mi rassicuro. Pazzi si, ma in allegra compagnia)
22 dicembre 2006
Senza parole 2 in progress
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