03 settembre 2007

Riccardo Taiana

Riccardo Taiana, Santa Giulia – Sky, 2006, olio su tela montata su tavola, 160x220 cm

Riccardo Taiana, Milano Fiori, 2006-2007, 160x235 cm

Ho fatto una sola lezione di disegno con lui. Mi ha fatto comprendere il rigore necessario alla visione.
Testo di Riccardo Taiana, 1 luglio 2007

Dal 2005 ho iniziato a fermarmi a lungo in quei paesaggi sfuggenti dove veniamo precipitati: le tangenziali, le periferie di Milano, il suo stesso centro.
Il quadro nasce dove una continua esplorazione della città diventa un punto di vista.
Apro il cavalletto direttamente accanto alla cosa, vicino a un guardrail, su un cavalcavia, in quei cunei di erba maleodorante ritagliati dalle autostrade.
Mi sposto con un furgone. Tema urbano, grande formato, lavoro dal vero sono legati a questi spostamenti.
Qui inizia un lento procedimento fatto di continui ritorni sul motivo.
La sensazione si nutre di fronte alla realtà, al cospetto della luce e del tempo.
Il quadro è sempre a rischio. Si approfondisce o si perde in un’intensa osservazione del mondo esterno fra il paziente lavoro di misurazione e la continua tensione mentale che necessitano tavolozza e pennelli.
E’ un lavoro poco sistematico verso quell’equivalente della realtà che non è la realtà e che prima non conosco.

Como, San Pietro in Atrio dal 6 al 29 luglio 2007-08-05

Mostra visitata con Alessandra e Giovanna il 26 luglio

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