16 gennaio 2008

The Air is on Fire, David Lynch

La saga di Bob straborda su tela,
n
ei piccoli acquerelli in bianco e nero - colori che si impongono su tutto ciò che è in mostra -

Rain, 2005. Acquerello su carta. 15 x 22,5 cm.
© David Lynch, courtesy Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris.

nei Distorted Nudes, foto erotiche d’epoca macelllate alla Bacon, con orifizi che si aprono su forme organiche elementari (qui le molte immagini di clickblog.it),

ma soprattutto nella sezione video, allestita in un teatrino adeguatamente lynchiano.

Novanta minuti di corti, animazioni, esperimenti dove introducendo il tempo della visione obbliga l’osservatore a fermarsi, lo piega alla sua volontà di immobile angoscia e d’ombra.

Dato che era sabato nonchè il penultimo giorno della mostra (ma va?, e si che di solito noi si va per tempo…) i limitati posti dell’unica sala erano pieni, pieni i corridoi, lo spazio di fronte alla platea, le pareti di fondo, insomma: pieno. Quindi ho visto solo questi corti:

  • Six men getting sick
  • The Alphabet
  • The GrandMother
  • Intervalometer Experiments (ho gradito particolarmente Steps)

e questi filmati sperimentali:

  • Industrial Soundscapes
  • e Bug Crawls.


Cosa dire? Lynch piace o non piace.

A me piace.


Mostra visitata con Tullio, Marina e Riccardo il 12 gennaio

The Air is on Fire, David Lynch

Triennale di Milano
9/10/2007-13/1/2008

(todrowna)Rose visita la mostra di Lynch

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per l'immaginetta di RAIN, in mancanza della cartolina che avrei voluto... (ai musei cerco sempre le riproduzioni su cartolina, nell'infinità delle – brutte – riproduzioni possibili è la più portatile e divertente)

susner ha detto...

ringraziamo insieme Teknemedia...