26 agosto 2010

zhang huan

Una mostra per conoscere il percorso dell’affermato artista cinese.
Quello che è rimasto nella zona:

Berlin Buddha che si disgrega piano

e per la fascinazione del materiale anche gli Ash paintings, più gli studi di teschi che le icone del comunismo.
Opere fragili fatte della cenere delle speranze di migliaia di fedeli cinesi.


Memory Doors

lo spessore del legno, lo spessore della storia recente e la tecnica di uso antico.


Ci sono tanti temi forti. Tanta carne al fuoco, per rimandare ai chili di muscoli freschi che rivestono l’artista in My New York a rappresentare un’Ideale Americano che poi però distribuisce colombe bianche ai passanti*. Ma non è troppo sfacciato o ingenuo? Siamo noi troppo sofisticati?


In ogni caso da consigliare questa immersione culturale e mistica nella Cina che corre veloce.


Zhang Huan. Ashman
Pac, Padiglione d'Arte Contemporanea

via Palestro 14, Milano

7 luglio - 12 settembre 2010


Il sito dell’artista con tutto proprio tutto, tranne le porte della memoria.
Mostra visitata il 16 agosto con Riccardo, Laura e Cora.


* Leggo ora qui che donare una colomba per i buddisti è un gesto di compassione. Ah.

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