16 giugno 2011

per quelli che 'io l'arte contemporanea non la capisco'

e non c'è niente da capire.
L'arte si deve esperire. Si deve vivere. Sentire. E poi eventualmente capire.

'ma l'arte antica parla di cose più facile da capire'


Cosa c'è di naturale e intuitivo nel godere alla vista di
un giovane nudo infilzato di frecce che guarda estatico verso il cielo

una folla di uomini che passeggiano dentro
un'architettura
una montagna di sale con enormi cavalli che affondano

o un nero quadrato vellutato di pigmento puro steso per terra?


e non c'è niente da capire.

Si può amare un artista, sentirlo più di un altro.

Vibrare con Mantegna e Kapoor, mentre Raffaello e Paolini ci lasciano in silenzio.


Per quelli che 'io l'arte contemporanea non la capisco'

sottintendendo 'quella antica invece si'


se la differenza è l'esserci contemporanea, cito Bonami 'tutta l'arte a un certo punto è stata contemporanea'. Il vantaggio che abbiamo con l'arte di oggi è che parla delle cose che stiamo vivendo, e non occorre studiare contesti storici e correnti artistiche, perchè ci siamo già dentro. L'arte di oggi parla di oggi, parla a noi.

Chi dice che l'arte contemporanea non la capisce non ama l'arte e basta.



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