15 ottobre 2015

villa necchi campiglio





La visita si rivela una passeggiata nella vita di questa coppia dell'alta borghesia milanese degli anni trenta. Le opere della collezione Gian Ferrari sono perfettamente dialoganti con l'insieme.
Tutto è espressione organica di Portaluppi, architetture e arredi, con inserti un po' forzosi di Buzzi.

Mi ci trasferirei. Invece ci cammino ovattata (- vi chiediamo di camminare ove possibile sulle passatoie - e non sui pavimenti a correre in noce e palissandro) e appoggio giusto gli occhi su questi incredibili lussi anni '30, doppi infissi, riscaldamento, bagno con locali separati, piscina con acqua riscaldata. Le signore della Milano bene che, casualità, con me passeggiano dentro al guardaroba della signora, chiedono se possono donare dei capi firmati al FAI. 

Ma anche la zona può vantare un legame diretto con la famiglia. 
Mia mamma ha lavorato tanti anni su una loro macchina



Questa villa donata al FAI dall'ultima erede era nella lista dei posti da vedere a Milano dal 2008, quando ha aperto al pubblico. Fatto. Ora non si torna più fino a quando non aprono gratuitamente al popolo.

consigliato a chi:  vuole sentire a disagio, come il domestico che cammina nella casa lasciata vuota dai padroni (e dopo aver pagato 12 euro di biglietto)

via Mozart 14, Milano
martedì domenica 10-18


1 commento:

rose ha detto...

Era piaciuta molto anche a me quando ci sono stata un autunno di un paio d'anni fa, splendida e un po' spettrale.