03 marzo 2016

il giardino spaziale di petrit halilaj

schizzo da They are lucky to be Bourgeois Hens, 2008, Petrit Halilaj
La zona si distrae dalle -fortunate- galline borghesiquando con la coda dell'occhio coglie gli scatti spasmodici della lampadina-Cleopatra. Poi il moto diventa calmo, quasi ipnotico nel suo inutile dibattersi.

Ma è l'esplosione astratta della casa di Halilaj che riempie di vuoto l'Hangar Bicocca.
È fortissima l'operazione mentale e astratta TESTARDA di recupero del passato che è la sua casa, la sua famiglia, la sua nazione incerta.
schizzo da 26 Objekte n'Kumpir, 2009, Petrit Halilaj
Quella operazione che gli fa raccogliere in un nido gigante gli oggetti del nonno, ma solo il ricordo di quelli (mentre spera che niente cambi lì, lontano, dove è la sua famiglia reale). Un nido dove conserva e musealizza e astrae quei ricordi e che sostiene con lucide aste di metallo. I sostegni razionali della rampa di lancio dei ricordi. 


schizzo da 26 Objekte n'Kumpir, 2009, Petrit Halilaj


consigliato a chi rimpiange la casa della sua infanzia


Petrit Halilaj - Space Shuttle in the Garden
a cura di Roberta Tenconi

Hangar Bicocca
via Chiese 2, Milano
dal 3 dicembre 2015 al 13 marzo 2016

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