In allegra compagnia ho finalmente visitato il Mart , Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto .
Dell'attuale esposizione della collezione permanente mi hanno colpito:
- Il poeta Cecov di Arturo Martini, terracotta
- Le educande di Massimo Campigli
- un enorme tappeto di Depero
- due cicli di piccoli olii di Osvaldo Licini (foto a rovescio e di un particolare )
- Rissa di cani di Lucio Fontana, terracotta smaltata
- Uscita di emergenza di Afro Basaldella (come sfondo per un ritratto fotografico di Alessandra non scattato)
- i lavori di Max Cole, infiniti da guardare
- la serie di quattro monocromi di David Simpson, uno dei quali più o meno intitolato Il cielo di Tintoretto, dall'aura dorata
- Intervallo di Giulio Paolini (il concetto è questo, proposto da un'opera della galleria Cardi)
Dal 13 novembre l'esposizione permanente ruota, e propone le opere del XIX secolo, da Hayez (e che Hayez!) a Boccioni.
FANTASTICO L'ACCESSO AL CATALOGO ON-LINE!
Se ne riparlerà. Apprezzerei osservazioni sulle vostre opere preferite della collezione.
28 agosto 2006
MART di Rovereto
Etichette: mart rovereto, mostre
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2 commenti:
della collezione permanente mi hanno affascinato:
"Sette savi" di Melotti, sicuramente Licini ("L'angelo ribelle" e "Amalasunta")e il "Metro cubo d'infinito" di Pistoletto.
Purtroppo non ricordo né il nome dell'artista russo né il titolo di quella bellissima opera da guardare, ascoltare, svelare(per intenderci, la porta del bagno dalla quale si diffonde un melanconico canto)
era Ilya Kabakov,"The toilet in the corner", un acquisto recente del Mart.
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