22 settembre 2011

biennale arte 2011 venezia/2

(per inciso: il primo post era quello su Boltanski)


Dunque ecco un po' di appunti sparsi dalla Biennale d'Arte Venezia edizione 2011. Vista (Giardini più Arsenale) in circa 5 ore e mezza, vinco qualcosa?

AUSTRIA
Quello che per me è il più bel padiglione della Biennale.
Markus Schinwald ha ripensato e riformato tutto lo spazio del padiglione, ora un percorso simil-labirintico a mezza altezza, con piccoli ritratti ottocenteschi e malati negli anfratti, ma soprattutto con due filmati. Penalizzato da un'illuminazione violenta, che sbiadiva i filmati, perfetti, sospesi. Almeno secondo me, ma mi sembra di capire da questa intervista che Schinwald abbia calcolato tutto. Avrà fatto i conti con il sole mediterraneo?

MARCLAY
del film di Christian Marclay, che ha vinto il Leone d'oro con quest'opera, ho visto solo cin
que minuti. Su un totale di 24 ore di durata è un po' pochino, mi rendo conto. Ma un'idea me la sono fatta.
Trattasi del montaggio serrato di migliaia di frammenti di film con personaggi che osservano orologi, o simile, proiettato in contemporanea all'ora reale.
Nel mio caso erano le 12.22. A quell'ora la maggior parte dei personaggi corre a perdifiato, o prende caffè-preludi amorosi, o sta seduto in camere scure e poi si alza.
Qui
un po' di foto raccolte da Artobserved

PIPILOTTI RIST
che è sempre un piacere
NORMA JEANE

JAMES TURRELL
per comprendere i valori della cromoterapia (sommati ai venti minuti di attesa per entrare)

SONG DONG

Arrivederci fra due anni, cara Biennale. Mi aspetto qualche fremito in più.

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