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Sognai dei salici. Ero su una strada di montagna fiancheggiata su entrambi i lati da salici. Non ne avevo mai visti tanti in una volta. Soffiava un vento forte ma i rami dei salici erano perfettamente immobli. E mentre mi dicevo: strano, chissà perché non si muovono, mi accorsi che su ogni ramo dei salici c’era attaccato un piccolo uccello. Era il loro peso che impediva ai rami di tremare. Io, con un bastone che portavo, provai a colpire un ramo vicino. Volevo cacciare gli uccelli in modo che i rami si mettessero a tremare al vento. Ma gli uccelli non si mossero. Invece di volare gli uccelli diventarono di metallo e caddero a terra con un rumore di ferraglia.
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Qui la canzone dei Beatles che ha ispirato il titolo del libro giapponese scritto fra la Grecia e l'Italia.
Consigliato solo a chi non soffre di depressione.
Murakami Haruki, Norwegian Wood - Tokyo Blues
Einaudi editore, 2006 Torino
Traduzione di Giorgio Armitrano (titolo originale: Noruwei no mori, 1987)
02 settembre 2009
un sogno di legno norvegese
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